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La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia (vecchio)

Il corso è svolto da diversi docenti appartenenti ai gruppi di ricerca e di lavoro che partecipano al progetto VIVA. Il contenuto delle 23 lezioni affronta tematiche introduttive al concetto di sostenibilità, agli strumenti e alle pratiche sviluppate nel progetto per l'analisi della sostenibilità.

Descrizione

Il contenuto delle 23 lezioni affronta tematiche introduttive al concetto di sostenibilità, agli strumenti e alle pratiche sviluppate nel progetto per l'analisi della sostenibilità. In particolare le lezioni affrontano la problematica relativa alla misura della sostenibilità in viticultura concentrandosi sul sistema dei 4 indicatori, territorio, aria, vigneto, acqua che misurano le performance aziendali in termini di impatto sull'ambiente, impatto sociale ed economico. Non viene tralasciata la comunicazione e su come l'azienda può informare in maniera appropriata i consumatori dei risultati raggiunti attraverso gli strumenti informatici e l'etichetta da applicare sulla bottiglia e riconoscibile dal mercato. Il corso è destinato ai consulenti, alle aziende vitivinicole, agli enti di certificazione ed a tutti i curiosi che intendono approfondire argomenti di sviluppo sostenibile agro-alimentare.

Coloro che partecipano al corso possono ricevere un attestato di partecipazione se svolgono almeno 16 lezioni a scelta e rispondono positivamente ai relativi quiz.

L'attività di ogni partecipante verrà monitorata dal Tutor del corso (dott. Gabriele Sacchettini) il quale potrà essere contattato per maggiori informazioni circa il funzionamento del corso e l'ottenimento dell'attestato di partecipazione.

Presentazioni
Lezioni
ProfessoreCapitoloTitolo LezioniMateriale
Prof. Ettore Capri
Prof. Ettore Capri

E’ professore ordinario in chimica agraria dal 2011 presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dall’inizio della sua carriera databile 1987  ha svolto ricerche sugli impatti dei contaminanti nell’ambiente e nei prodotti alimentare, sugli organismi animali e sull’uomo. Insegna in corsi di laurea, di master e di dottorato corsi di ecotossicologia, contaminanti chimici negli alimenti, valutazione del rischio del consumatore, green chemistry, sviluppo sostenibile. E’ direttore del centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA.

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Lo sviluppo sostenibile in agricoltura: riflessioni per la corretta applicazione pratica
Lo sviluppo sostenibile in agricoltura: riflessioni per la corretta applicazione pratica

La lezione ha l’obiettivo di definire il concetto di sostenibilità in modo da costruire le basi per una corretta applicazione pratica. Sono state quindi analizzate le componenti principali ambientali, sociali ed economiche e soprattutto le ragioni per le quali lo sviluppo sostenibile appare ormai una necessità a cui il settore agricolo ed in particolare quello vitivinicolo non possono sottrarsi.

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Prof.ssa Maria Lodovica Gullino
Prof.ssa Maria Lodovica Gullino

Professore ordinario di Patologia vegetale dell’Università di Torino, è Direttore del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale e agro-alimentare (AGROINNOVA), Presidente dell’International Society for Plant Pathology (ISPP) per il periodo 2008-2013 e Vice-Rettore per l’Internazionalizzazione dell’Università di Torino. Ha svolto tutta la sua carriera scientifica presso l’Università di Torino ma ha trascorso negli anni 1980 lunghi periodi di ricerca presso Università olandesi (Università di Wageningen) e americane (Maryland University, Cornell University, Pennsylvania State University). E’coautore di 15 libri e autore e/o coautore di oltre 500 articoli scientifici e rassegne, gran parte delle quali pubblicate su Riviste internazionali. Dal 2008 è coordinatore per la casa editrice Springer di una collana di volumi su “Plant Pathology in the 21st Century”. Responsabile di numerosi progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, da Agenzie internazionali, da diversi Ministeri e Regioni, ha organizzato numerosi convegni nazionali e internazionali, tra cui il 9° Congresso Internazionale di Patologia vegetale, svoltosi a Torino nel 2008. Nel 2009 ha avviato, insieme con altri due soci, uno spin-off accademico denominato AgriNewTech S.r.l., che si occupa di innovazione in agricoltura, di cui è stata amministratore unico fino a tutto il 2011.
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Il contributo della ricerca allo sviluppo sostenibile
Il contributo della ricerca allo sviluppo sostenibile

La lezione ha introdotto la teoria alla base della definizione di sviluppo sostenibile ed in particolare si è concentrata sul ruolo e responsabilità che ha il mondo della ricerca nell’identificare e  promuovere soluzioni efficaci e strategie sostenibili. In questo senso è stato portato l’esempio pratico del Centro di Competenza AGROINNOVA che attraverso le sue ricerche e le sue attività di formazione e comunicazione è capace di dare un contributo in portante in questa direzione.

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Prof. Enrico Ciciotti
Prof. Enrico Ciciotti

Enrico Ciciotti è stato tra i fondatori dell’AISRe (Associazione Italiana di Scienze Regionali) di cui è stato Presidente tra il 1999 e il 2001. Ha fondato e diretto (2002-2005) la rivista Scienze Regionali -Italian Journal of Regional Science. E’ stato Preside della Facoltà di Economia e Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università Cattolica - Sede di Piacenza. E stato direttore del ViTe –Vino e Territorio-Master Universitario di primo livello.  E’ professore ordinario fuori ruolo di Politica Economica. Ha scritto numerose pubblicazioni in tema di sviluppo economico e territoriale, economia dell’innovazione, economia del turismo.
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La sostenibilità come valore per il mercato del vino e per il territorio
La sostenibilità come valore per il mercato del vino e per il territorio

Partendo dalla individuazione delle caratteristiche dei nuovi scenari in cui si svolge la competizione tra le imprese viti-vinicole, viene affrontato il tema della sostenibilità, come leva competitiva sia per le imprese sia per i territori. Il primo aspetto trattato è quello relativo allo stretto rapporto che esiste tra sostenibilità a livello di impresa e sostenibilità territoriale, con il conseguente  possibile innesco di un circolo virtuoso / vizioso tra le due componenti. Il secondo aspetto analizzato è rappresentato dalle caratteristiche del nuovo consumatore, per il quale l’offerta di esperienze e di trasformazioni assumono un ruolo rilevante. Proprio in base a queste considerazioni è possibile individuare le caratteristiche dei prodotti tipici locali che si connotano tanto per gli aspetti tangibili (prodotti agro-alimentari, prodotti artigianali, manufatti) che per gli aspetti intangibili (servizi, informazioni, cultura, storia, tradizioni, ecc.). L’ultimo aspetto analizzato, infine, è rappresentato dalle implicazioni di politica che derivano da quanto visto in precedenza, sia per quanto riguarda l’azienda, sia per le istituzioni del territorio dove l’azienda opera.

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Dott.ssa Elisabetta Virtuani
Dott.ssa Elisabetta Virtuani

Dottore di Ricerca in Economia Aziendale, con tesi di dottorato in marketing: “Strategic orientations of wine firms: a holistic approach to wine marketing”, Elisabetta Virtuani si occupa di formazione e ricerca sui temi dell’economia e marketing del vino e del turismo. Ricercatore LEL (Laboratorio di Economia Locale) e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ai master MUST in Sviluppo Turistico Territoriale, MUMAT in Marketing Territoriale, VI.TE. in Marketing del Vino e del Territorio e MEM in Enologia e Marketing. A Londra si è occupata per diversi anni della progettazione e gestione di viaggi culturali ed enogastronomici.



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La sostenibilità come valore per l’azienda
La sostenibilità come valore per l’azienda

La lezione parte dal concetto di sostenibilità come vantaggio competitivo al fine di capire quale ruolo può avere un business sostenibile nell’aiutare una società a differenziarsi in un mercato molto competitivo e dinamico.
Nel considerare le attività che producono valore dalla vigna al consumatore finale, vengono evidenziati i due diversi approcci della supply chain (focus sull’offerta) e value chain (focus sulla domanda).
In particolare, la catena del valore sostenibile richiede relazioni collaborative e scambio d’informazioni tra gli attori, una particolare attenzione ai bisogni dei clienti e sensibilità ai desideri dei consumatori finali. Per questo motivo è importante per l’azienda conoscere e valutare il valore oggettivo e soggettivo che il cliente/consumatore attribuisce al prodotto e al marchio, incidendo attraverso una politica di comunicazione coordinata e integrata e una strategia di marketing e valorizzazione dell’approccio sostenibile seguito.

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Dott. Tito Caffi
Dott. Tito Caffi

Tito Caffi è ricercatore postdoc dell’Istituto di Entomologia e Patologia vegetale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
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Innovazione e sostenibilità… come opportunità di crescita
Innovazione e sostenibilità… come opportunità di crescita

Durante questa lezione è stato presentato il percorso di ricerca e sviluppo realizzato nell’ambito dell’Università di Piacenza. La sostenibilità, concetto che negli ultimi anni ha evidenziato passi in avanti anche nella filiera viti-vinicola e un forte consolidamento nell’immaginario del consumatore, rappresenta un tema rilevante per le ricerche dell’Università sia in ambito locale che nazionale ed internazionale. L’università ha operato da protagonista in numerosi progetti, con particolare enfasi sulla modellistica, ovvero la simulazione dinamica dello sviluppo della chioma, del bilancio idrico e dello sviluppo dei patogeni. Inoltre studi sulle caratteristiche, per un loro migliore e più razionale impiego, sul destino ambientale dei fungicidi hanno permesso di meglio comprendere i limiti e gli impatti legati all’utilizzo degli input in viticoltura. L’esperienza della ricerca dell’Università è sfociata anche nella creazione di centri di competenza come Opera e società spin off come Aeforia e Horta che si dedicano come principale attività al trasferimento tecnologico e alla diffusione di tecniche di produzione sostenibili. Un esempio è quello di vite.net®, sistema di web assistance realizzato e fornito da Horta srl (www.horta-srl.com), per la gestione sostenibile del vigneto che consente di razionalizzare i trattamenti di difesa, ridurre gli input, aumentare il valore aggiunto e la sostenibilità delle produzioni con un approccio moderno e user friendly.

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Dott. Gian Paolo Braceschi
Dott. Gian Paolo Braceschi

Gian Paolo Braceschi è tecnologo alimentare al Centro Studi Assaggiatori e docente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè.
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Il sistema delle regole di certificazione
Il sistema delle regole di certificazione

L’elemento principale su cui si basa tutto il sistema delle regole di certificazione è la “qualità” vista come soddisfazione delle attese e dei bisogni del consumatore. Per questa ragione la lezione ha introdotto i vari elementi principali che compongono il concetto/sistema di qualità (qualità erogata, attesa e percepita) approfondendo poi come regole e sistemi di certificazione riescono a garantire i risultati attesi.

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Dott.ssa Antonella Biasco
Dott.ssa Antonella Biasco

Antonella Biasco è Assessor presso la DNV GL (Business Line Assessment & Training).
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Il processo di verifica
Il processo di verifica

La lezione tratta il tema del cosiddetto “processo di verifica” ovvero l’insieme di attività di validazione necessarie al fine dell’ottenimento dell’etichetta V.I.V.A.. E’ stato quindi illustrato lo scopo ed il campo di applicazione approfondendo poi la verifica vera e propria dei quattro indicatori di sostenibilità di V.I.V.A. discutendone infine le conseguenze (es. rapporto anomalie, attestato di conformità e verifiche periodiche).

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Dott. Matteo Monchiero
Dott. Matteo Monchiero

Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studio di Torino con una tesi sulla lotta biologica alla muffa grigia dell’uva. Abilitato all’esercizio della professione di Agronomo con il superamento dell’Esame di Stato nel 1982, dallo stesso anno ha lavorato come consulente agronomico in numerose aziende vitivinicole in Italia, Bulgaria e Turchia, occupandosi di gestione del vigneto, di organizzazione delle strategie di difesa e di programmi di viticoltura biologica e integrata. Dal 1982 lavora come collaboratore esterno del Centro di competenza Agroinnova per le sperimentazioni di campo che riguardano la difesa della vite e, in questo campo, è coautore di oltre 60 pubblicazioni. Dal 2011, come docente esterno a contratto dell’Università di Torino, tiene il corso di “Patologia della vite” al Corso Laurea in Viticoltura ed Enologia.

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La certificazione delle aziende pilota
La certificazione delle aziende pilota

L’intervento analizza le osservazioni, le non conformità e le carenze legislative emerse nella fase di certificazione delle aziende. Il processo che porta al rilascio dell’etichetta VIVA non è una semplice compilazione di schede, ma una verifica che i processi produttivi rispondano alle normative in ambito ambientale e in materia di Sicurezza sul Lavoro. Le Aziende devono anche curare la formazione dei propri addetti e dimostrare di dedicare attenzione alla cura del paesaggio e alla valorizzazione della Biodiversità, verificare i dati relativi alle superfici aziendali, compilare con tempestività la documentazione delle attività svolte (Quaderno di Campagna, Registro di Cantina) ed effettuare tutte le verifiche e le tarature previste per gli strumenti e le macchine. Una Azienda che intenda certificare la propria Sostenibilità, inoltre deve verificare con attenzione tutta la documentazione relativa alla gestione delle risorse umane interne e delle ditte che forniscono manodopera e dedicare la propria attenzione alle categorie protette.

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Dott.ssa Chiara Corbo
Dott.ssa Chiara Corbo

E' laureata in Economia Aziendale e specializzata in Marketing e Comunicazione. Dopo diverse esperienze lavorative presso realtà aziendali e società di consulenza, dal 2011 collabora con il Centro di Ricerca per l'agricoltura sostenibile OPERA (UCSC). Nel Febbraio 2014 conseguirà il titolo di Dottore di Ricerca in Agrisystem - la Scuola per il Sistema Agroalimentare dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza), con una tesi relativa all'implementazione di strategie di sostenibilità nel settore vitivinicolo italiano. I suoi ambiti di ricerca sono legati soprattutto alla valorizzazione delle opportunità economico-strategiche derivanti dall'attuazione di protocolli di sostenibilità, con un particolare focus sugli aspetti legati alla comunicazione ambientale, al green marketing ed al coinvolgimento dei consumatori su tali tematiche.
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Protocolli di sostenibilità nazionali ed esteri
Protocolli di sostenibilità nazionali ed esteri

Nel settore vitivinicolo italiano si parla sempre di più di sostenibilità, non solo (e non più) a livello accademico e scientifico: sono in costante aumento, infatti, le iniziative - lanciate sia a livello privato che associativo - finalizzate alla promozione della sostenibilità nel settore. Magis, SOStain, Vino Libero...sono soltanto alcuni tra i nomi dei programmi di sostenibilità dei quali abbiamo sentito parlare. Con la lezione "Protocolli di sostenibilità nazionali ed esteri", perciò, analizzeremo alcune delle più importanti iniziative di sostenibilità attualmente operanti nel settore vitivinicolo italiano; prima, però, si parlerà di come viene interpretata e realizzata la sostenibilità in viticoltura a livello internazionale, al fine di comprendere - tra l'altro - come l'Italia si sta ponendo nel contesto internazionale, del resto sempre più interessato alla viticoltura sostenibile.


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Prof. Lucrezia Lamastra
Prof. Lucrezia Lamastra

Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Torino nel 2005, ottiene il dottorato frequentando Agrisystem la scuola di dottorato per il sistema agroalimentare nel 2010 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato presso l'istituto di Chimica Agraria ed Ambientale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. All’attività analitica in laboratorio affianca negli ultimi anni un crescente interesse per il tema della Sostenibilità che la porta a coordinare ed a partecipare a diversi progetti di interesse nazionale. Tra questi vanno ricordati due importanti progetti relativi alla filiera agroalimentare: SOStain - programma di Sostenibilità aziendale a carattere volontario e proattivo, ed il progetto del Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare per la “sostenibilità della Vitivinicoltura Italiana”.

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Protocolli, indicatori, rendicontazione
Protocolli, indicatori, rendicontazione

Nella lezione sono stati discussi i vari strumenti a disposizione per misurare la sostenibilità nella realtà vitivinicola nazionale ed internazionale. Dopo una breve introduzione circa il concetto di sostenibilità, la lezione è proseguita analizzando a titolo esemplificativo le esperienze rilevanti di una serie di programmi di sostenibilità attualmente disponibili nel settore vitivinicolo.

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Prof. Lucrezia Lamastra
Prof. Lucrezia Lamastra

Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Torino nel 2005, ottiene il dottorato frequentando Agrisystem la scuola di dottorato per il sistema agroalimentare nel 2010 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato presso l'istituto di Chimica Agraria ed Ambientale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. All’attività analitica in laboratorio affianca negli ultimi anni un crescente interesse per il tema della Sostenibilità che la porta a coordinare ed a partecipare a diversi progetti di interesse nazionale. Tra questi vanno ricordati due importanti progetti relativi alla filiera agroalimentare: SOStain - programma di Sostenibilità aziendale a carattere volontario e proattivo, ed il progetto del Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare per la “sostenibilità della Vitivinicoltura Italiana”.

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L’indicatore territorio – teoria
L’indicatore territorio – teoria

Nella lezione è stata introdotta la teoria che sta alla base dell’indicatore territorio spiegando In particolare il perché l’indicatore territorio è stato inserito all’interno del protocollo V.I.V.A, quali sono i suoi contenuti, a cosa è riferito e quali informazioni ci può comunicare.

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Prof. Lucrezia Lamastra
Prof. Lucrezia Lamastra

Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Torino nel 2005, ottiene il dottorato frequentando Agrisystem la scuola di dottorato per il sistema agroalimentare nel 2010 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato presso l'istituto di Chimica Agraria ed Ambientale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. All’attività analitica in laboratorio affianca negli ultimi anni un crescente interesse per il tema della Sostenibilità che la porta a coordinare ed a partecipare a diversi progetti di interesse nazionale. Tra questi vanno ricordati due importanti progetti relativi alla filiera agroalimentare: SOStain - programma di Sostenibilità aziendale a carattere volontario e proattivo, ed il progetto del Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare per la “sostenibilità della Vitivinicoltura Italiana”.

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L’indicatore territorio – dalla teoria alla pratica
L’indicatore territorio – dalla teoria alla pratica

Nella lezione è stato presentato un caso pratico correlato all’applicazione dell’indicatore territorio V.I.V.A. da parte di un’azienda agricola viticola.

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Dott. Matteo Balderacchi
Dott. Matteo Balderacchi

Matteo Balderacchi è un agronomo che prestato alla chimica agraria si occupa di modellistica ambientale a scale spaziali e temporali diverse. Ha modellizzato ambienti agrari in Europa, Cile, India e Sudafrica.

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Indicatore vigneto. La teoria
Indicatore vigneto. La teoria

Matteo Balderacchi ha introdotto la teoria che sta alla base dell’indicatore vigneto (IV). L’intervento ha definito gli utenti e l’approccio modellistico che hanno permesso la realizzazione di un webGIS. L’intervento si è poi focalizzato sulla logica fuzzy che è stata utilizzata per integrare tra di loro i 6 sotto modelli che compongono IV: Difesa, Fertilità, Concimazione, Compattazione, Erosione e Paesaggio. Questi sottomodelli sono stati infine descritti.

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Dott. Matteo Monchiero
Dott. Matteo Monchiero

Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studio di Torino con una tesi sulla lotta biologica alla muffa grigia dell’uva. Abilitato all’esercizio della professione di Agronomo con il superamento dell’Esame di Stato nel 1982, dallo stesso anno ha lavorato come consulente agronomico in numerose aziende vitivinicole in Italia, Bulgaria e Turchia, occupandosi di gestione del vigneto, di organizzazione delle strategie di difesa e di programmi di viticoltura biologica e integrata. Dal 1982 lavora come collaboratore esterno del Centro di competenza Agroinnova per le sperimentazioni di campo che riguardano la difesa della vite e, in questo campo, è coautore di oltre 60 pubblicazioni. Dal 2011, come docente esterno a contratto dell’Università di Torino, tiene il corso di “Patologia della vite” al Corso Laurea in Viticoltura ed Enologia.

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L’indicatore vigneto: mitigazioni
L’indicatore vigneto: mitigazioni

L’intervento prende in considerazione i sei sotto indicatori che valutano il vigneto e le mitigazioni che si possono mettere in atto per migliorare la sostenibilità. Per quanto riguarda la difesa si pone l’accento sulla prevenzione delle puntiformi e diffuse limitando la diffusione incontrollata di prodotti nell’ambiente. Si sottolinea poi l’importanza delle cover crop o delle coperture erbacee naturali nell’interfilare che hanno numerosi risvolti positivi per la concimazione e la fertilità del terreno. Questa forma di gestione del suolo influisce anche positivamente su altri sotto indicatori come le Lavorazioni, in quanto limita i danni da compattamento del suolo, e l’Erosione, soprattutto nei vigneti posti su versanti collinari molto ripidi. La presenza di coperture erbacee, limita anche il ruscellamento delle acque e la potenziale contaminazione dei corpi idrici e delle aree naturali.

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Ing. Andrea Di Guardo
Ing. Andrea Di Guardo

Andrea Di Guardo è laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio ed ha all’attivo 15 anni di lavoro nel campo dell’informatica applicata alle tematiche ambientali. Attualmente è presidente di Informatica ambientale, società attiva nella progettazione, implementazione e diffusione di software complessi (modellistica, DSS, webGIS) a supporto delle tematiche ambientali, territoriali ed agronomiche. È autore di diversi articoli ed è peer-reviewer di riviste scientifiche oltre che tutor di studenti e dottorandi universitari. Attualmente è lui stesso dottorando in Scienze Ambientali presso l’Università di Milano Bicocca ed è consigliere di amministrazione del Parco Adda Sud, con sede a Lodi.

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L’indicatore Vigneto- il software di gestione
L’indicatore Vigneto- il software di gestione

Il filmato illustra le funzionalità del software a supporto dell’indicatore Vigneto, uno dei quattro pilastri di VIVA. Una breve introduzione con alcune slide illustra il contesto in cui si colloca l’indicatore e le sue principali caratteristiche, mentre una successiva sessione di lavoro diretto con il software mostra le varie sezioni e le funzionalità di ciascuna. Un aspetto a cui prestare attenzione è l’interazione con il webGIS e la semplicità d’uso generale del software. 

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Prof. Marco Trevisan
Prof. Marco Trevisan

Professore ordinario in Chimica Agraria, direttore dell'Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale e del Centro di ricerca BIOMASS. È presidente della Società Italiana di Chimica Agraria, past presidente del Gruppo di Ricerca Fitofarmaci e Ambiente. Si occupa da circa 30 anni degli effetti e della persistenza dei prodotti fitosanitari nell'ambiente e negli alimenti. Studia le interazioni tra xenobiotici e sistema suolo-pianta con tecniche chimiche, biochimiche e biotecnologiche; sviluppa ed applica modelli previsionali a scala aziendale e di bacino. È field editor dal 1996 della rivista Agronomy for Sustainable Development ed editor della rivista Applied and Environmental Soil Science. La sua attività è documentata da oltre 100 lavori scientifici pubblicati su riviste ISI.

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Indicatore acqua – aspetti teorici
Indicatore acqua – aspetti teorici

Nella lezione è stata introdotta la teoria che sta alla base dell’indicatore acqua spiegando In particolare il perché è così importante il suo calcolo e quali sono le componenti principali di cui bisogna tenere conto. Inoltre l’intervento si è poi concentrato sul calcolo dell’indicatore nell’ambito della metodologia V.I.V.A.  e di come i relativi risultati possono essere comunicati in maniera efficace al consumatore.

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Dott.ssa Elisa Novelli
Dott.ssa Elisa Novelli

Nel 2011 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Piacenza presso l’Istituito di Enologia e Ingegneria Agroalimentare. Ha un Master in Enologia e Sommellerie e si è laureata a Firenze in Scienze e Tecnologie Agrarie dove ha conseguito l’abilitazione alla libera professione di Agronomo. Dal 2011 collabora con l’Istituto di Chimica Agraria e Ambientale della facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore occupandosi di tematiche relative alla sostenibilità vitivinicola.
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Water foorprint - caso studio
Water foorprint - caso studio

Come si calcola l’impronta idrica di una bottiglia di vino? Applicazione e calcolo delle  impronte: acqua grigia, acqua verde e acqua blu. Questo intervento descrive come sia possibile applicare la metodologia ISV partendo dal dati necessari al calcolo. Il caso studio illustra come procedere al calcolo dell’impronta idrica totale sia nella fase di cantina sia nella fase di campo dove sono state applicate delle mitigazioni.

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Dott.ssa Elisa Novelli
Dott.ssa Elisa Novelli

Nel 2011 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Piacenza presso l’Istituito di Enologia e Ingegneria Agroalimentare. Ha un Master in Enologia e Sommellerie e si è laureata a Firenze in Scienze e Tecnologie Agrarie dove ha conseguito l’abilitazione alla libera professione di Agronomo. Dal 2011 collabora con l’Istituto di Chimica Agraria e Ambientale della facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore occupandosi di tematiche relative alla sostenibilità vitivinicola.
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Water foorprint - caso studio in cantina
Water foorprint - caso studio in cantina

Come è possibile gestire i consumi idrici in cantina? Vengono illustrati esempi pratici che indicano come, con semplici accorgimenti, sia possibile risparmiare acqua o gestirla al meglio senza compromettere  il livello qualitativo e igienico sanitario del vino prodotto. Viene presentato il modello di calcolo, ideato da Opera in collaborazione con Vinidea, applicabile alle cantine vitivinicole che permette di stimare il peso percentuale delle singole fasi di processo sul consumo totale rilevato dal contatore dell’azienda. Questo approccio permette di identificare le aree critiche e di maggior consumo idrico con lo scopo programmare interventi volti al risparmio idrico.

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Dott. Pieter Ravaglia
Dott. Pieter Ravaglia

Agronomo laureato in Agroecologia, con orientamento internazionale in Sustainable Farming Systems. Da diversi anni lavora per Agroinnova – Centro di Competenza per l’Innovazione in Campo Agro-Ambientale dell’Università di Torino, dal 2012 è stato dislocato a Roma in supporto alle attività della Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In questi anni ha maturato una significativa esperienza professionale in materia ambientale, lavorando in particolare sull’assistenza nella progettazione e realizzazione di programmi per la valutazione dell’Impronta ambientale, con particolare riferimento a “Carbon footprint” di prodotto, “Water footprint”  e aspetti di gestione agronomica delle colture, con riferimento all’uso sostenibile degli agrofarmaci; alla gestione del suolo; e alla gestione delle attività aziendali che possono influenzare la biodiversità.
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Indicatore aria – teoria
Indicatore aria – teoria

La presentazione descrive il ciclo del carbonio in natura illustrando il movimento del carbonio nelle sue varie forme, tra la biosfera, atmosfera, oceani e geosfera. In seguito introduce l’effetto serra soffermandosi su come questo fenomeno abbia permesso lo sviluppo della vita sul nostro pianeta e su come invece l’influenza antropica negli ultimi anni lo abbia incrementato, portando all’aumento della temperatura media sul pianeta. Infine introduce l’indicatore aria illustrando come le aziende possono utilizzare gli strumenti messi a punto nell’ambito del progetto VIVA, per monitorare il contributo dell’azienda e del prodotto scelto al cambiamento climatico.

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Dott.ssa Ivana Radulovic
Dott.ssa Ivana Radulovic

Ivana Radulovic è la direttrice responsabile dell’azienda CO2Print. Ha più di dieci anni di esperienza progressiva di lavoro nel campo della gestione di carbonio e  dell'energia.  In precedenza ha lavorato come un esperta  senior  allo scopo di disegnare e sviluppare i vari  progetti  di CDM e JI, nella costruzione di capacità e nel rafforzamento istituzionale lavorando in colaborazione  con i governi centrali e locali, servizi pubblici e privati ​​e le imprese ed altre parti interessate nel campo dei meccanismi del Protocollo di Kyoto. Negli ultimi cinque anni ha maturato una significativa esperienza nell’ambito della valutazione dell'impronta di carbonio e di impatto ambientale nei diversi settori industriali ed istituzioni pubbliche. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica della Facoltà di Ingegneria, Università di Belgrado.

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Indicatore aria – Metodologie di calcolo
Indicatore aria – Metodologie di calcolo

Nella lezione è stata introdotta la teoria che sta alla base dell’indicatore Aria in particolare definendo il cosiddetto approccio Life Cycle Assessment per valutare gli impatti energetici e sull’ambiente legati ad un processo produttivo. Infine sono stati poi analizzati i vari steps che l’azienda dovrà percorrere per utilizzare questo indicatore nell’ambito del progetto V.I.V.A.

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Dott. Pieter Ravaglia
Dott. Pieter Ravaglia

Agronomo laureato in Agroecologia, con orientamento internazionale in Sustainable Farming Systems. Da diversi anni lavora per Agroinnova – Centro di Competenza per l’Innovazione in Campo Agro-Ambientale dell’Università di Torino, dal 2012 è stato dislocato a Roma in supporto alle attività della Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In questi anni ha maturato una significativa esperienza professionale in materia ambientale, lavorando in particolare sull’assistenza nella progettazione e realizzazione di programmi per la valutazione dell’Impronta ambientale, con particolare riferimento a “Carbon footprint” di prodotto, “Water footprint”  e aspetti di gestione agronomica delle colture, con riferimento all’uso sostenibile degli agrofarmaci; alla gestione del suolo; e alla gestione delle attività aziendali che possono influenzare la biodiversità.
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Indicatore aria – linee guida e buone pratiche
Indicatore aria – linee guida e buone pratiche

La presentazione spiega agli utenti come viene comunicato il risultato delle analisi di Carbonio che esprime in modo quantitativo in unità di massa il contributo di un determinato prodotto o di un’organizzazione al Riscaldamento Globale. In seguito descrive come una logica comparativa è sconsigliata, ma indica come il risultato deve essere utilizzato per un miglioramento delle performances nel tempo. Infine illustra semplici spunti su come le aziende possono ridurre le loro emissioni: nel Vigneto; in Cantina; sul Packaging; nel trasposto e a casa del consumatore.

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Dott.ssa Chiara Corbo
Dott.ssa Chiara Corbo

E' laureata in Economia Aziendale e specializzata in Marketing e Comunicazione. Dopo diverse esperienze lavorative presso realtà aziendali e società di consulenza, dal 2011 collabora con il Centro di Ricerca per l'agricoltura sostenibile OPERA (UCSC). Nel Febbraio 2014 conseguirà il titolo di Dottore di Ricerca in Agrisystem - la Scuola per il Sistema Agroalimentare dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza), con una tesi relativa all'implementazione di strategie di sostenibilità nel settore vitivinicolo italiano. I suoi ambiti di ricerca sono legati soprattutto alla valorizzazione delle opportunità economico-strategiche derivanti dall'attuazione di protocolli di sostenibilità, con un particolare focus sugli aspetti legati alla comunicazione ambientale, al green marketing ed al coinvolgimento dei consumatori su tali tematiche.
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Etichette di sostenibilità: l'etichetta VIVA
Etichette di sostenibilità: l'etichetta VIVA

La comunicazione della sostenibilità è un momento fondamentale e necessario di qualsiasi strategia di sostenibilità ben strutturata. Lungi dal ricoprire esclusivamente un ruolo di marketing, la comunicazione della sostenibilità è infatti necessaria per veicolare importanti informazioni (sugli impatti del prodotto) e "guidare" i consumatori verso acquisti più consapevoli. Ed infatti, il programma di sostenibilità V.I.V.A, si completa proprio grazie ad un' etichetta di sostenibilità, applicata sul prodotto finale. Questo modulo esplora dunque il ruolo della comunicazione, con un particolare focus sulle "etichette ambientali"; ne saranno presentate le varie tipologie e la relativa normativa ISO, per concludere con una presentazione relativa all'etichetta V.I.V.A. Sustainable Wine.

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Dott.ssa Margherita Vitale
Dott.ssa Margherita Vitale

Margherita Vitale lavora nella Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.

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Il Programma sull’impronta ambientale e la partecipazione a V.I.V.A. Sustainable Wine
Il Programma sull’impronta ambientale e la partecipazione a V.I.V.A. Sustainable Wine

La lezione introduce a livello teorico gli strumenti che sono attualmente a disposizione per la valutazione dell’impronta ambientale. Sono stati quindi definiti gli obiettivi, le fasi, e soprattutto le regioni per le quali un’azienda dovrebbe essere interessata a calcolarla, monitorarla e comunicarla. Inoltre è stato poi presentato il caso specifico di V.I.V.A.  ed i fattori che al suo interno permettono il calcolo dell’impronta ambientale.

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1 Presentazione del corso
Presentazione del corso

Durante l'incontro verranno presentati principalmente  gli obbiettivi che il corso si prefigge e i contenuti su cui si focalizza oltre che una dimostrazione pratica circa il suo funzionamento. Per maggiori informazioni clicca qui.

Dott. Gabriele Sacchettini
Dott. Gabriele Sacchettini

Laureato in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi di Firenze, dopo aver ottenuto un Master SMEA in Management Agro-alimentare, nel 2014 consegue il dottorato presso la scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Fino alla fine del 2015 è assegnista di ricerca presso la facoltà di Agraria della stessa Università collaborando con il centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA. Dall’inizio del 2016 lavora come ricercatore a tempo indeterminato per Aeiforia srl (spinoff della stessa Università). In parallelo, dal 2017 è socio fondatore e amministratore delegato di OpenTEA srl (startup che si occupa di comunicazione e disseminazione scientifica). Tra le varie attività in cui è coinvolto figurano iniziative e progetti di ricerca nazionali ed europei riguardanti in particolare l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse idriche ed attività di formazione, comunicazione e divulgazione scientifica sulla sostenibilità del settore agroalimentare.

Dott. Pieter Ravaglia
Dott. Pieter Ravaglia

Agronomo laureato in Agroecologia, con orientamento internazionale in Sustainable Farming Systems. Da diversi anni lavora per Agroinnova – Centro di Competenza per l’Innovazione in Campo Agro-Ambientale dell’Università di Torino, dal 2012 è stato dislocato a Roma in supporto alle attività della Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In questi anni ha maturato una significativa esperienza professionale in materia ambientale, lavorando in particolare sull’assistenza nella progettazione e realizzazione di programmi per la valutazione dell’Impronta ambientale, con particolare riferimento a “Carbon footprint” di prodotto, “Water footprint”  e aspetti di gestione agronomica delle colture, con riferimento all’uso sostenibile degli agrofarmaci; alla gestione del suolo; e alla gestione delle attività aziendali che possono influenzare la biodiversità.

11/03/2014, 15.00

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2 Come cambia l'indicatore acqua nello spazio e nel tempo: esempi
Come cambia l'indicatore acqua nello spazio e nel tempo: esempi

L’incontro si è aperto con una breve presentazione riguardante la teoria che è alla base dello strumento dell'indicatore acqua e sulla sua applicazione pratica nell’ambito del progetto VIVA.
E' stato quindi spiegato come il calcolo dell’indicatore Acqua  e la relativa interpretazione dei risultati dipendano strettamente dal contesto di riferimento e, in particolare, dalla realtà aziendale presa in esame e dal periodo di tempo che viene preso in considerazione. Per maggiori informazioni clicca qui.

Dott. Gabriele Sacchettini
Dott. Gabriele Sacchettini

Laureato in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi di Firenze, dopo aver ottenuto un Master SMEA in Management Agro-alimentare, nel 2014 consegue il dottorato presso la scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Fino alla fine del 2015 è assegnista di ricerca presso la facoltà di Agraria della stessa Università collaborando con il centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA. Dall’inizio del 2016 lavora come ricercatore a tempo indeterminato per Aeiforia srl (spinoff della stessa Università). In parallelo, dal 2017 è socio fondatore e amministratore delegato di OpenTEA srl (startup che si occupa di comunicazione e disseminazione scientifica). Tra le varie attività in cui è coinvolto figurano iniziative e progetti di ricerca nazionali ed europei riguardanti in particolare l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse idriche ed attività di formazione, comunicazione e divulgazione scientifica sulla sostenibilità del settore agroalimentare.

Prof. Lucrezia Lamastra
Prof. Lucrezia Lamastra

Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Torino nel 2005, ottiene il dottorato frequentando Agrisystem la scuola di dottorato per il sistema agroalimentare nel 2010 presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Attualmente ricopre il ruolo di professore associato presso l'istituto di Chimica Agraria ed Ambientale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. All’attività analitica in laboratorio affianca negli ultimi anni un crescente interesse per il tema della Sostenibilità che la porta a coordinare ed a partecipare a diversi progetti di interesse nazionale. Tra questi vanno ricordati due importanti progetti relativi alla filiera agroalimentare: SOStain - programma di Sostenibilità aziendale a carattere volontario e proattivo, ed il progetto del Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare per la “sostenibilità della Vitivinicoltura Italiana”.

05/05/2014, 16:00

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3 Uso dell'indicatore vigneto
Uso dell'indicatore vigneto

L'evento approfondirà il tema dell'indicatore vigneto sviluppato nel progetto VIVA. Verranno quindi approfondite le varie sotto componenti,  la loro  analisi attraverso il software dedicato e i risultati che fino ad ora si sono ottenuti. Per maggiori informazioni clicca qui.

Dott. Gabriele Sacchettini
Dott. Gabriele Sacchettini

Laureato in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi di Firenze, dopo aver ottenuto un Master SMEA in Management Agro-alimentare, nel 2014 consegue il dottorato presso la scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Fino alla fine del 2015 è assegnista di ricerca presso la facoltà di Agraria della stessa Università collaborando con il centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA. Dall’inizio del 2016 lavora come ricercatore a tempo indeterminato per Aeiforia srl (spinoff della stessa Università). In parallelo, dal 2017 è socio fondatore e amministratore delegato di OpenTEA srl (startup che si occupa di comunicazione e disseminazione scientifica). Tra le varie attività in cui è coinvolto figurano iniziative e progetti di ricerca nazionali ed europei riguardanti in particolare l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse idriche ed attività di formazione, comunicazione e divulgazione scientifica sulla sostenibilità del settore agroalimentare.

Dott. Matteo Monchiero
Dott. Matteo Monchiero

Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studio di Torino con una tesi sulla lotta biologica alla muffa grigia dell’uva. Abilitato all’esercizio della professione di Agronomo con il superamento dell’Esame di Stato nel 1982, dallo stesso anno ha lavorato come consulente agronomico in numerose aziende vitivinicole in Italia, Bulgaria e Turchia, occupandosi di gestione del vigneto, di organizzazione delle strategie di difesa e di programmi di viticoltura biologica e integrata. Dal 1982 lavora come collaboratore esterno del Centro di competenza Agroinnova per le sperimentazioni di campo che riguardano la difesa della vite e, in questo campo, è coautore di oltre 60 pubblicazioni. Dal 2011, come docente esterno a contratto dell’Università di Torino, tiene il corso di “Patologia della vite” al Corso Laurea in Viticoltura ed Enologia.

24/06/2014, 17.00

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4 Uso dell'indicatore vigneto: applicazione pratica del software
Uso dell'indicatore vigneto: applicazione pratica del software

L'evento approfondirà il tema dell'indicatore vigneto sviluppato nel progetto VIVA. A differenza del precedente incontro, l'approfondimento dell'indicatore vigneto sarà questa volta concentrato sull'utilizzo pratico del software in modo da mostrare in maniera semplice (step-by-step) i passi principali da seguire per l'immissione, analisi ed interpretazioni dei dati da parte di un'azienda ipotetica. Per maggiori informazioni clicca qui.

Dott. Gabriele Sacchettini
Dott. Gabriele Sacchettini

Laureato in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi di Firenze, dopo aver ottenuto un Master SMEA in Management Agro-alimentare, nel 2014 consegue il dottorato presso la scuola Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Fino alla fine del 2015 è assegnista di ricerca presso la facoltà di Agraria della stessa Università collaborando con il centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA. Dall’inizio del 2016 lavora come ricercatore a tempo indeterminato per Aeiforia srl (spinoff della stessa Università). In parallelo, dal 2017 è socio fondatore e amministratore delegato di OpenTEA srl (startup che si occupa di comunicazione e disseminazione scientifica). Tra le varie attività in cui è coinvolto figurano iniziative e progetti di ricerca nazionali ed europei riguardanti in particolare l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse idriche ed attività di formazione, comunicazione e divulgazione scientifica sulla sostenibilità del settore agroalimentare.

Dott. Matteo Monchiero
Dott. Matteo Monchiero

Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studio di Torino con una tesi sulla lotta biologica alla muffa grigia dell’uva. Abilitato all’esercizio della professione di Agronomo con il superamento dell’Esame di Stato nel 1982, dallo stesso anno ha lavorato come consulente agronomico in numerose aziende vitivinicole in Italia, Bulgaria e Turchia, occupandosi di gestione del vigneto, di organizzazione delle strategie di difesa e di programmi di viticoltura biologica e integrata. Dal 1982 lavora come collaboratore esterno del Centro di competenza Agroinnova per le sperimentazioni di campo che riguardano la difesa della vite e, in questo campo, è coautore di oltre 60 pubblicazioni. Dal 2011, come docente esterno a contratto dell’Università di Torino, tiene il corso di “Patologia della vite” al Corso Laurea in Viticoltura ed Enologia.

23/07/2014, 17:00

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